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Piattaforme elevabili (PLE): perché devi conoscere la nuova circolare del Ministero

Nel tuo lavoro utilizzi piattaforme di lavoro elevabili? Attenzione ai cedimenti strutturali. Il Ministero del Lavoro segnala il problema con una circolare e avvisa datori di lavoro e organi di vigilanza: il registro di controllo è lo strumento chiave. 

Alla base di incidenti e infortuni che hanno a che fare con le PLE spesso ci sono cedimenti strutturali. A dirlo è la circolare n. 7 del 12 settembre 2024 del Ministero del Lavoro, che spiega cosa è necessario fare per ridurre il rischio di incidenti e fornisce indicazioni sui controlli.

Le cause dei cedimenti strutturali

Quali sono le parti delle piattaforme più a rischio cedimenti

Cosa deve fare il datore di lavoro

Le raccomandazioni del Ministero del Lavoro

Le cause dei cedimenti strutturali

Sono stati tanti ultimamente gli incidenti con le piattaforme aeree dovuti a cedimenti strutturali. Per capirne meglio le cause, il Ministero del Lavoro ha analizzato i dati degli infortuni avvenuti negli ultimi dieci anni. Quello che è emerso è che in molti casi gli infortuni connessi con le PLE sono dovuti a cedimenti strutturali avvenuti non su macchine vecchie, ma su piattaforme relativamente recenti.

I cedimenti strutturali, infatti, si sono presentati in molti casi su macchine installate su veicolo con meno di 10 anni di vita o con meno di 10 anni di vita dalla loro prima messa in servizio.

I problemi, quindi, sembrano riguardare la progettazione e la fabbricazione delle piattaforme, con cedimenti riconducibili a:

  • fenomeni di fatica
  • imbozzamento
  • non corretta esecuzione delle saldature.

Si tratta di un problema di sicurezza a cui devono prestare attenzione tutti i soggetti che hanno a che fare con le piattaforme di lavoro elevabili.

Quali sono le parti delle piattaforme più a rischio cedimenti

Le zone e i componenti delle PLE dove più spesso si sono riscontrati cedimenti strutturali sono:

  • zone di articolazione e rotazione della piattaforma di lavoro
  • bracci articolati e telescopici
  • zone con rinforzi locali (es. fazzoletti)
  • torretta porta ralla
  • stabilizzatori
  • cilindri di sollevamento o di estensione dei bracci.

I datori di lavoro e gli utilizzatori devono prestare particolare attenzione a queste zone e queste componenti durante le attività di controllo. La stessa cosa devono fare i soggetti incaricati delle attività di verifica periodica.

Cosa deve fare il datore di lavoro

Per mantenere la piattaforma sicura nel tempo il datore di lavoro deve:

  • eseguire le attività ordinarie e straordinarie di controllo e manutenzione
  • fare eseguire le verifiche periodiche previste
  • conservare i documenti che dimostrano che queste attività sono state fatte.

Quali sono i documenti da conservare? La circolare del ministero fornisce l’elenco completo: il datore di lavoro deve avere a disposizione i seguenti documenti.

  • Comunicazione di messa in servizio
  • Scheda tecnica o certificato di prima verifica periodica/omologazione
  • Istruzioni del fabbricante fornite con l’attrezzatura
  • Verbali di verifica periodica
  • Registro di controllo, nel quale devono essere riportati tutti i controlli e le manutenzioni condotte, secondo quanto previsto dal fabbricante nelle istruzioni d’uso, compresi gli esiti di eventuali indagini approfondite
  • Esito dell’indagine supplementare di cui al decreto interministeriale 11 aprile 2011.

Il registro di controllo, in particolare, è lo strumento attraverso cui il datore di lavoro o l’utilizzatore dimostra di aver rispettato gli obblighi di controllo e manutenzioni previsti dal Decreto Legislativo 81/08 (art. 71 commi 4 e 8).

È fondamentale quindi riportare sul registro di controllo tutte le attività condotte sull’attrezzatura, tenerlo sempre aggiornato e averlo a disposizione in caso di controlli da parte degli organi di vigilanza.

Alle ASL e all’Ispettorato del Lavoro, infatti, il ministero raccomanda di esaminare il registro di controllo, per verificare che siano stati fatti tutti gli interventi necessari a mantenere le attrezzature efficienti e in buono stato di conservazione.

Le raccomandazioni del Ministero del Lavoro

In conclusione, ecco quali sono le raccomandazioni contenute nella circolare del ministero del lavoro, per tutti i soggetti che hanno a che fare con le piattaforme di lavoro elevabili.

I fabbricanti: devono garantire nella fase di progettazione e costruzione della macchina almeno i livelli di sicurezza stabiliti dalle norme armonizzate applicabili.

Gli utilizzatori: devono rispettare le indicazioni fornite dal fabbricante nelle istruzioni d’uso per quanto riguarda

  • i limiti d’utilizzo previsti
  • i controlli e la manutenzione da garantire nel tempo, da riportare nell’apposito registro.

I Soggetti Pubblici (ASL/ARPA/INAIL) e i Soggetti pubblici e privati abilitati che effettuano verifiche periodiche: devono

  • porre scrupolosa attenzione, in sede di verifica, all’esame dello stato di conservazione della macchina, supportando tale valutazione con le evidenze del registro di controllo
  • valutare, all’occorrenza, la necessità di sospendere l’attività di verifica periodica per far eseguire ulteriori approfondimenti (controlli non distruttivi o altri esami e/o approfondimenti tecnici) sullo stato dei componenti più sollecitati e sottoposti a usura, a prescindere dalla data di fabbricazione o di messa in servizio.

Gli Organi di Vigilanza (ASL/INL): devono assicurarsi che le PLE siano state sottoposte alle verifiche periodiche e, attraverso l’esame del registro di controllo, che siano stati effettuati gli interventi di controllo periodici e straordinari nel rispetto di quanto previsto dal D. Lgs. 81/08.

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