Il 2021 è stato l’anno della ripresa delle attività produttive, dopo la pandemia e i lockdown, ma purtroppo con essa sono risaliti anche gli infortuni sul lavoro, anche mortali.
È quanto emerge dai dati presentati dal presidente dell’INAIL, Franco Bettoni, nella relazione annuale dell’ente.
Infortuni sul lavoro
Le denunce di infortunio “tradizionale”, al netto dei casi da Covid-19, nel 2021 hanno registrato un aumento di circa il 20% rispetto al 2020.
Nel complesso, gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 349.643, l’86,2% dei quali sono avvenuti in occasione di lavoro e il 13,8% in itinere.
Il 17,5% degli infortuni sono avvenuti fuori dall’azienda, ovvero “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” oppure “in itinere” nel percorso casa-lavoro.
Infortuni mortali sul lavoro
Aumentate anche le denunce di infortuni mortali “tradizionali” (escludendo quindi i decessi causati dal contagio da Covid-19), che rispetto al 2020 vedono quasi un +10%.
Complessivamente gli infortuni mortali accertati sul lavoro nel 2021 sono 685, quasi 2 al giorno. Di questi 298, pari al 43,5% del totale, sono avvenuti “fuori dell’azienda” (57 casi sono ancora in istruttoria), ovvero “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” oppure “in itinere” nel percorso casa-lavoro. Il che evidenzia l’importanza di una corretta valutazione dei rischi anche nell’utilizzo dei mezzi di trasporto e negli spostamenti.
Malattie professionali
Dall’analisi dei dati del 2021 emerge anche un aumento notevole delle denunce di malattia professionale in confronto al 2020.
Le patologie lavoro-correlate denunciate all’Istituto sono state poco più di 55mila, in crescita del 22,8% rispetto al 2020.
I lavoratori ammalati sono oltre 38mila, di cui il 40,3% per causa professionale riconosciuta (quelli con malattie causate dall’esposizione all’amianto sono 948). I lavoratori deceduti nel 2021 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 820, il 23,6% in meno rispetto al 2020, di cui 154 per silicosi/asbestosi.
Si tratta di dati che rappresentano un fenomeno infortunistico “purtroppo ancora drammatico”, come ha evidenziato il presidente dell’INAIL Bettoni.
È quindi fondamentale continuare nello sforzo di adottare adeguate politiche di prevenzione e protezione a tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori.